Sui TEST INVALSI
TEST INVALSI: OK SCUOLE NORD, MIGLIORANO ABRUZZO-PUGLIA MINISTERO:
PROGRESSI IN MATEMATICA, CALANO LE MANCATE RISPOSTE (DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 lug.
- Sono positivi i risultati dei test Invalsi 2011. Il ministero dell'Istruzione ha reso noti due giorni fa i risultati delle prove, da cui emerge che sono andate "bene le scuole del Nord", mentre al "Centro-Sud migliorano Puglia e Abruzzo". Ci sono quindi "progressi nelle competenze di base in matematica", con gli studenti che risultano "piu' abituati a prove standard: aumenta il numero di domande a cui i ragazzi rispondono". Bisogna ricordare che gli esiti delle prove Invalsi sono elaborati su un campione di oltre 40 mila studenti, appartenenti a tutte le oltre 140 mila classi oggetto della valutazione. Le rilevazioni, svolte alla presenza di un osservatore esterno dell'Invalsi, hanno coinvolto quest'anno quasi 3 milioni di studenti e, per la prima volta, sono state affrontate anche nella scuola secondaria di II grado.
Nel I ciclo di istruzione e' emersa "con chiarezza una sensibile riduzione delle mancate risposte, segno della progressiva abitudine degli studenti a misurarsi anche con prove standardizzate, elaborate in modo coerente con le Indicazioni nazionali dei diversi cicli di studio. Gli esiti positivi, inoltre, si riscontrano soprattutto nelle domande aperte dove i ragazzi devono fornire motivazioni e giustificazioni, mostrando di aver realmente compreso cio' che e' stato loro richiesto". Per quanto riguarda gli insegnanti, "si conferma la riduzione dei fenomeni di cheating (comportamenti opportunistici) in alcune regioni del Mezzogiorno, con particolare riferimento alla Campania e alla Puglia. L'analisi degli esiti delle prove dimostra che i ragazzi, soprattutto in matematica, rispondono meglio alle domande in cui si fa riferimento a competenze di base, acquisite anche nei cicli precedenti, in cui sono chiari il senso del quesito e la competenza a cui esso si riferisce".
I risultati delle prove della secondaria superiore "sono perfettamente coerenti con quelli delle rilevazioni OCSE-PISA che accertano competenze non strettamente collegate, come invece quelle Invalsi, al quadro degli ordinamenti scolastici nazionali.
In coerenza con i dati Ocse si confermano progressivamente, nel passaggio dal primo al secondo ciclo, i fenomeni di 'varianza tra scuole', cioe' le differenze nei risultati medi tra scuole e non all'interno della singola scuola, come invece sarebbe fisiologico. Si conferma in linea di massima una tripartizione dei livelli di risultato tra Nord, Centro e Sud, con un significativo trend di miglioramento pero' in Puglia e, in parte, anche in Abruzzo e Basilicata".
In particolare nelle regioni settentrionali, "dove gli esiti delle prove sono in genere migliori, si riscontra una sostanziale equivalenza dei risultati di matematica tra i licei e gli istituti tecnici, che smentisce la presunta maggiore efficacia formativa dei licei rispetto all'istruzione tecnico-professionale. Questo risultato e' particolarmente positivo perche' le competenze in matematica sono piu' strettamente legate all'azione della scuola, rispetto a quelle linguistiche che risentono maggiormente dell'ambiente familiare di origine. Un risultato positivo, sempre nella scuola del primo ciclo, e' il buon uso che i gli studenti dimostrano di saper fare del dizionario, strumento fondamentale per la padronanza scritta della lingua italiana".
Nel I ciclo di istruzione e' emersa "con chiarezza una sensibile riduzione delle mancate risposte, segno della progressiva abitudine degli studenti a misurarsi anche con prove standardizzate, elaborate in modo coerente con le Indicazioni nazionali dei diversi cicli di studio. Gli esiti positivi, inoltre, si riscontrano soprattutto nelle domande aperte dove i ragazzi devono fornire motivazioni e giustificazioni, mostrando di aver realmente compreso cio' che e' stato loro richiesto". Per quanto riguarda gli insegnanti, "si conferma la riduzione dei fenomeni di cheating (comportamenti opportunistici) in alcune regioni del Mezzogiorno, con particolare riferimento alla Campania e alla Puglia. L'analisi degli esiti delle prove dimostra che i ragazzi, soprattutto in matematica, rispondono meglio alle domande in cui si fa riferimento a competenze di base, acquisite anche nei cicli precedenti, in cui sono chiari il senso del quesito e la competenza a cui esso si riferisce".
I risultati delle prove della secondaria superiore "sono perfettamente coerenti con quelli delle rilevazioni OCSE-PISA che accertano competenze non strettamente collegate, come invece quelle Invalsi, al quadro degli ordinamenti scolastici nazionali.
In coerenza con i dati Ocse si confermano progressivamente, nel passaggio dal primo al secondo ciclo, i fenomeni di 'varianza tra scuole', cioe' le differenze nei risultati medi tra scuole e non all'interno della singola scuola, come invece sarebbe fisiologico. Si conferma in linea di massima una tripartizione dei livelli di risultato tra Nord, Centro e Sud, con un significativo trend di miglioramento pero' in Puglia e, in parte, anche in Abruzzo e Basilicata".
In particolare nelle regioni settentrionali, "dove gli esiti delle prove sono in genere migliori, si riscontra una sostanziale equivalenza dei risultati di matematica tra i licei e gli istituti tecnici, che smentisce la presunta maggiore efficacia formativa dei licei rispetto all'istruzione tecnico-professionale. Questo risultato e' particolarmente positivo perche' le competenze in matematica sono piu' strettamente legate all'azione della scuola, rispetto a quelle linguistiche che risentono maggiormente dell'ambiente familiare di origine. Un risultato positivo, sempre nella scuola del primo ciclo, e' il buon uso che i gli studenti dimostrano di saper fare del dizionario, strumento fondamentale per la padronanza scritta della lingua italiana".
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